Boka nu
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Bidra med feedbackLocale sereno, cibo eccellente. Delizioso anche senza glutine, inclusa la frittura. Personale gentile.
Cucina tradizionale con originali elaborazioni. Ingredienti eccellenti e freschi.
Una cena molto saporita, con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Consigliato! Il proprietario è gentilissimo, ci torneremo sicuramente!
Ha funzionato tutto alla perfezione, dall'antipasto al dolce! I proprietari sono superlativi, e la cura che mettono nel cibo e nel servizio è di primissimo livello. Uno dei migliori ristoranti di Spezia, senza ombra di dubbio!
L’Impressionismo nei piatti e l’epopea della Milano fine anni ’70 tra i tavoli del “Papavero” a La Spezia... Silvia è un’artista che ha un trascorso significativo nelle arti figurative e plastiche che ha virato la rotta, ha lasciato Milano ed ha deciso di dedicare il suo talento alla cucina. E come gli Impressionisti coglievano “en plein air” l’attimo e le emozioni, per poi fissarli sulla tela con secchi tocchi di colore, così Silvia procede nel preparare i suoi piatti, “en plein marché” selezionando e cogliendo dai banchi dell’attiguo mercato i prodotti più freschi e di qualità, che disporrà nella sua cucina come su una tavolozza, dalla quale attingerà per realizzare le sue semplici, ma emozionanti ed innovative, proposte culinarie. Anche Patrizio, avendo scelto di imbarcarsi e condividere con Silvia la navigazione, ha concluso il suo percorso professionale nella comunicazione di massa a Milano, ma di fatto continua perchè, da perfetto Anfitrione, non si limita ad illustrare il menù, e lo arricchisce con i suoi commenti o suggerimenti, mai banali, anzi, incisivi e magari ironici, così come lo erano i messaggi pubblicitari nel quale lavorava. Se poi scatta la simpatia, allora la conversazione diventa veramente piacevole, spaziando dalla contemporaneità ai revival di gioventù... La forza e la peculiarità del “Papavero” è nella simbiosi e nella variegata alchimia di questa coppia nel gestire il loro lavoro, ma ancor di più, è nella loro empatia verso i clienti che manifestino il piacere nel conversare con loro. Noi replicheremo... o meglio, abbiamo replicato anche il giorno dopo, perchè stregati e catturati dal sapore delle ineguagliabili linguine al sugo bianco di alici e da un imprevedibile fritto misto di pesce, verdure e frutta, sì proprio frutta fresca!... Inoltre, nelle due cene, abbiamo apprezzato un’ottimo e abbondante piatto di cozze alla marinara, una calamarata con pomodoro, gamberi, seppie e cozze, una delicata lasagna di pesce, del baccalà ai porri su crema di ceci, uno spettacolare gelato alla crema fatto a mano ed affogato al caffè. Perciò, gli animi poco sensibili all’arte e i negazionisti della nostalgia storica e sociopolitica di mezzo secolo fa, meglio che tirino dritto e si accomodino in un altro ristorante, perchè non potrebbero godere appieno della cucina artistica di Silvia e del conversare con Patrizio.